In anni di povertà diffusa e scarsa possibilità di cucinare in casa le trattorie erano i più grossi centri di aggregazione umana e culturale. Ci andavano Ugo Pirro, Alberto Moravia, Giulio Turcato, Mario Mafai ma anche Orson Welles e Tyrone Power, alcuni in cerca di un’oste che facesse credito altri in cerca di propri simili